Antidepressivi e cortisone: suona male, vero?
Inviato: 13/03/2014, 17:41
Carissime/i,
sono in via di quarigione dall'influenza e quindi tra pochi giorni inizierò la terapia. Sicuramente le reazioni alle malattie e ai farmaci sono molto personali, però volevo sapere se qualcuno ha esperienza di questo connubio. Infatti ho contattato il mio psicoterapeuta, che mi conosce dal 1988, per chiedere se la terapia reumatologica prescritta che sto per assumere nei prossimi giorni possa avere controindicazioni verso Sereupin, tra l'altro si direbbe che io non possa assumere FANS perchè sono incompatibili con il Sereupin, inoltre con l'aspirina ho già avuto 2 collassi (allergia?).
Secondo lo psic: "il cortisone in sè talvolta è devastante per i soggetti predisposti alla depressione. Potrebbe dare agitazione, ansia, insonnia, brusche vatiazioni dell'umore ecc. Se proprio non si può fare a meno del cortisone, il mio consiglio è di assumerlo per pochi giorni (3-4 gg a dosi piene) e poi subito calare".
Allora ho chiesto al mio reum: "se il cortisone è il secchio d'acqua che aiuta a spegnere le fiamme, mentre il methotrexane serve a chiudere il "rubinetto del gas" che le foraggia, che ne dice se mi concentrassi sulla cura di fondo con mtx ecc, ma senza anti-infiammatori, almeno per ora? Almeno, io preferirei tentare prima così, e solo in seguito, eventualmente, prenderei il cortisone. Oppure non potremmo riconsiderare i FANS?". Il reum mi ha risposto che il Cortisone aiuta, contribuendo a chiudere il "rubinetto", sopratutto per tutto un periodo iniziale. Altrimenti rischiamo di non farcela.
Insomma, io voglio accettare ed affrontare la Spondiloentesoartrite, con tutti i farmaci che devo prendere e che per fortuna esistono, ma con questa mia predisposizione alla depressione, ho tanta paura di perdere la mia serenità psicologica che mi sembra fondamentale per affrontare tutto.
Qualcuna/o ha avuto esperienze di questo tipo? MI sento un attimo incagliata in un loop......
Un abbraccio forte a tutte/1


Secondo lo psic: "il cortisone in sè talvolta è devastante per i soggetti predisposti alla depressione. Potrebbe dare agitazione, ansia, insonnia, brusche vatiazioni dell'umore ecc. Se proprio non si può fare a meno del cortisone, il mio consiglio è di assumerlo per pochi giorni (3-4 gg a dosi piene) e poi subito calare".
Allora ho chiesto al mio reum: "se il cortisone è il secchio d'acqua che aiuta a spegnere le fiamme, mentre il methotrexane serve a chiudere il "rubinetto del gas" che le foraggia, che ne dice se mi concentrassi sulla cura di fondo con mtx ecc, ma senza anti-infiammatori, almeno per ora? Almeno, io preferirei tentare prima così, e solo in seguito, eventualmente, prenderei il cortisone. Oppure non potremmo riconsiderare i FANS?". Il reum mi ha risposto che il Cortisone aiuta, contribuendo a chiudere il "rubinetto", sopratutto per tutto un periodo iniziale. Altrimenti rischiamo di non farcela.

Insomma, io voglio accettare ed affrontare la Spondiloentesoartrite, con tutti i farmaci che devo prendere e che per fortuna esistono, ma con questa mia predisposizione alla depressione, ho tanta paura di perdere la mia serenità psicologica che mi sembra fondamentale per affrontare tutto.

Qualcuna/o ha avuto esperienze di questo tipo? MI sento un attimo incagliata in un loop......
