La vita qui al nord è molto tranquilla, io ci sono venuta per lavoro, e mi sono trovata molto bene, tanto da comprare casa e stabilirmi in maniera abbastanza definitiva.
La Norvegia è in effetti un paese ben organizzato dal punto di vista amministrativo ma devo dire che all'inizio del mio percorso mi sono scontrata contro il muro del medico di base. Qui qualsiasi visita specialistica passa attraverso il medico di base, un po' come in italia con la differenza che qui non si può "scegliere" di andare da uno specialista in maniera privata. Esistono le cliniche private ma queste non sono necessariamente sinonimo di migliore qualità o tempi più brevi.
Perciò se come me, si ha la sfortuna di imbattersi in un medico di base che scambia una colite ulcerosa con una gastroenterite (cosa tra l'altro non rara), possono passare molti mesi prima di essere ammessi per una colonscopia.
Devo dire che però una volta avuta la diagnosi (e cambiato il medico di base!) il percorso burocratico è stato tutto in discesa. Il gastroenterologo che mi segue, sempre lo stesso dalla prima visita di 3 anni fa, è molto bravo e molto attivo sul fronte di nuove sperimentazioni a livello internazionale. Ho il suo cellulare privato, e lo posso chiamare a qualsiasi ora se dovessi avere bisogno. Questo rapporto di fiducia con lo specialista mi ha aiutata molto a livello psicologico, è già così difficile accettare una malattia cronica, i farmaci e i dolori, e sapere di essere seguita al meglio da una persona capace mi ha tranquillizzata.
Tutti i miei farmaci sono coperti dal sistema sanitario al 100 % (apparte ovviamente paracetamolo e antidolorifici vari percui devo fare una pratica di rimborso speciale se la spesa supera i 200 euro all'anno). Le visite e le altre spese sono parzialemte coperte dal paziente fino ad una spesa totale annua di 220 euro, tutto viene registrato in maniera multimediale (farmaci, visite mediche, analisi, basta dare il codice fiscale e l'importo pagato viene registrato). Nel momento in cui il paziente ha pagato 220 euro nell'anno in corso, tutto il resto è coperto al 100% dal sistema sanitario.
La fisioterapia è del tutto gratuita perchè ho una diagnosi cronica.
Io per adesso lavoro al 100 % perchè ho insistito con i medici e fisioterapisti. È molto comune qui, per persone con malattie croniche, avere periodi di lavoro ridotto, a quel punto si è in malattia ad esempio per il 60 % e a lavoro per il 40 %, fino ad un anno lo stipendio non viene intaccato. Al passare dell'anno si rivedono le pratiche.
Io ho avuto la fortuna di trovare medici molto bravi, e mi sono trovata "bene" nel mio percorso. Ho però sempre l'impressione che in Italia ci siano dei centri di eccellenza che qui non troverò mai (come ad esempio il gruppo di Bologna per le malattie croniche dell'intestino) anche per via della popolazione così ridotta rispetto all'Italia; percui ho sempre un occhio aperto verso gli approcci terapeutici italiani.
Spero di averti dato un idea di come funzionano le cose qui, scusate per la "diarrea di parole" come la chiamano qui...mi sono lasciata prendere dalla tastiera
PS: Abbiamo un aprile da temperature record, ora sui 18 gradi in veranda...ma non è sempre così!!!