Ciao a tutti. Manco da un po', ma penso spesso a questo forum. A volte mi manca la parola e la sua funzione e allora preferisco fare qualcosa di pratico che mi distragga.
Pensieri neri stasera.I miei sintomi sono peggiorati e non riesco a rimanere lucida. Da qualche parte ho letto che le patologie reumatiche conoscono anche periodi di remissione. Questo non è vero nel mio caso o meglio in certi periodi i sintomi si attenuano, ma quando ricompaiono sono più intensi e più duraturi. Cosa ho fatto nel frattempo? Ho preso alcuni tipi di infiammatori, sono stata visitata da 3 reumatologi diversi, ho cambiato per due volte il medico di base, ho fatto vari esami clinici, ma l'esito è ancora lo stesso: impossibilità di emmettere una diagnosi perchè non soddisfo i criteri diagnosi per nessuna patologia conclamata.
ANA 1/630
anti- SS/A positivi
Ves di poco superiore ai valori normali
Sto facendo anche dei test allergologici per disturbi al sistema respiratorio da cui stanno uscendo alcuni risultati che non mi aspettavo
Intanto, però, sto sempre più male (come capisco ora il detto "non c'è mai fine al peggio!") e i dolori e i scricchiolii e i formicolii sono accompagnati ultimamente da altri sintomi; dolori frequenti alla schiena in zona lombare e dorsale, frequente prurito a gambe e braccia;a volte inspiegabili dolori allo stomaco e diarrea. Mi sembra che ogni giorno arrivi qualcosa di diverso come se stessi subendo una disorganizzazione generalizzata, uno squilibrio dell'intero sistema. E' come se il mio corpo avesse deciso di fare una festa per conto proprio dove l'unica intrusa sono io. Il mio umore ogni giorno subisce pazzeschi e continui alti e bassi. Qualche volta faccio dei pensieri così foschi che una volta uscita dalla crisi del momento mi vergogno di aver formulato. Sono andata da uno psicologo che si è dichiarato incapace di aiutarmi e anzi considerando i miei sintomi fisici secondari rispetto ad altri obiettivi della terapia. A settembre ho un colloquio con un altro specialista della mente. Mi rendo conto che ho bisogno di un aiuto perché il male corporeo ha scoperchiato un contenitore dove custodivo altri dolori, altre paure e rancori. E sinceramente per una persona che ha basato tutto sulla ragione, sull'autoattribuzione dei propri guai, sul perseguimento dell'indipendenza e della massima efficienza fisica tutto questo è davvero troppo. Devo dichiararmi fallita, fallita perché non so più quali sono i miei obiettivi primari, tutte le previsioni e le speranze si sono rivelate fallaci. Qual è il mio scopo ora? Non ho neppure 30 anni e la gioventù mi sembra lontana. Riesco ad empatizzare invece bene con le persone anziane. Capisco bene anche mia nonna adesso quando dice che preferisce morire piuttosto che sopportare lo strazio del viavai dei medici, dei dolori e dei farmaci. Probabilmente dovrei vergognarmi per un tale pensiero perché ci sono persone che stanno davvero peggio ma io capisco mia nonna e spesso formulo come sbadatamente lo stesso desiderio. Mi capita di sentirmi avvolta da una nebbia e di guardare cose e persone come se fossi molto lontana. Ho, invece, utimamente dei ricordi molto vividi. Questi per un po' mi consolano. Non sono di aiuto, scusatemi, a nessuno di voi. Ho notato che molti, nonostante tutti i propri mali e disagi, riescono ad aiutare e confortare noi altri che non sappiamo dove sbattere la testa. Si tratti di fede, abilità acquisita di sopportazione o altro, vorrei averlo anch'io. Davvero. Non mi piace sentirmi addosso e dentro tutto questo peso. Ho l'impressione solo che io debba pagare per qualcosa che ho fatto o non fatto. Grazie.