
La mia artrite si è presentata dopo un episodio virale e principalmente al ginocchio, ma di disturbi ne sono partiti anche altri, ho anche un infiammazione al tallone dell'altra gamba che tanto potrebbe essere generata dalla cattiva postura e tanto potrebbe far parte del quadro clinico in via di sviluppo. Ma tanto voi lo sapete meglio di me come vanno queste cose, un tunnel tutto da chiarire nel tempo.
Perchè vengo a confrontarmi con voi? Per la terapia. Tra poco sono 2 mesi dalla comporsa della sinovite al ginocchio dx e dal 2 aprile prendo Plaquenil 200 e Dicloreum 100. Nella prima settimana l'antiinfiammatorio l'ho preso 2 volte al giorno perchè il reumatologo (il primo consultato) voleva vedere se riucivamo ad evitare aspirazione del liquido e cortisone, sempre lui mi ha prescritto il Plaquenil solo una volta al giorno (contro le 2 canoniche) esclusi il sabato e domenica, non mi chiedete perchè...2 mesi fa ne sapevo molto meno di ora e non ho fatto domande. I valori sballati delle analisi del sangue (pcr, globuli bianchi/rossi) sono rientrati dopo la terapia d'urto e il ginocchio si è molto sgonfiato, da una seconda rm si è visto che c'erano solo residui di liquido laterale e dietro. Da lì il primo tentativo di eliminare l'antiinfiammatorio. La tragedia. In pratica mi fa effetto acqua santa se non lo prendo il ginocchio mi fa così male da non poterlo piegare. Così ho anche consultato un nuovo reumatologo che mi ha consigliato di rifare una settimana continuativa e provare dopo a prenderne a giorni alterni, nel mentre mi ha anche passato il plaquenil a 2 cp al giorno tutti i giorni, perchè dice se comincia a fare effetto il farmcao di fondo (in media dopo i primi 2 mesi) sì che possiamo rilassarci a togliere il Dicloreum. Inoltre ha aggiuto che a lui sembrerebbe sprecato prendere ora il cortisone perchè sarei nella fase calante della sintomatologia al ginocchio (non dimentichiamo il tallone, ma di certo è un fastidio molto minore) e mi prenderei del farmaco principalmente gli effetti collaterali.
Insomma ho fatto questa settimana consecutiva di antiinfiammatorio e l'altro ieri sera non l'ho preso. Ieri ho avuto un forte mal di testa (ne soffrivo anche prima dell'artrite) e il ginocchio è stato molto meno funzionale dei giorni precedenti ovviamente, poi ad un certo punto nel tardo pomeriggio non lo piegavo più per il dolore ed era caldo quindi più infiammato, il tallone tutto sommato se tengo le scarpe lo sopporto bene, ovvio che però ne vale tutta la postura del corpo così.
Devo sentire il reumatologo che mi proponeva eventualmente di cambiare antiinfiammatorio o valutare il cortisone. La mia domanda è ma l'antiinfiamamtorio a me sembra non curi se non nelle 24 hh dall'assunzione? Però non prendendolo immagino si possa riacutizzare l'infiammazione. La prossima settimana devo rifare le analisi è il caso di evitare cortisone forse? Ha senso cambiare il farmaco?

Aiutatemi a capire meglio...questa cosa di andare per tentativi non mi piace. Poi a 2 mesi dall'inizio dell'evento è normale ancora non riuscire a mollare il Dicloreum?
Ultima domanda, potrebbe avere senso fare un infiltrazione locale al tallone e al ginocchio per evitare il farmaco orale?
Grazie a chi vorrà rispondermi.
